Le nostre Top 10 Città Toscane per Movie Tours:
ITINERARIO 1: Pienza, Montepulciano, Val d’Orcia
ITINERARIO 2: Cortona e Arezzo
ITINERARIO 3: San Gimignano, Monteriggioni, Siena
ITINERARIO 4: Forte dei Marmi e Carrara
ITINERARIO 5: Montecatini e Firenze
Ecco i viaggi da fare con noi alla scoperta delle location toscane nel cinema attraverso i film più famosi girati in Toscana.
ITINERARIO 3: San Gimignano, Monteriggioni, Siena
Movie Tour San Gimignano
La città di San Gimignano è definita la Manhattan del Medioevo, che impreziosita dalle sue torri, ne danno l’aspetto caratteristico di questo meraviglioso borgo. Proprio per questa sua bellezza, preservata dal tempo, suscita un particolare fascino di chiunque viene a visitarla. Il suo interesse è stato notato anche da diversi registi che l’hanno scelta per le riprese dei loro film. Uno su tutti è il grande Franco Zeffirelli che l’ha scelta per due dei suoi tanti capolavori. Uno è la struggente rivisitazione della storia di San Francesco, “Fratello Sole, Sorella Luna”; del 1971.
Qualche anno dopo, nel 1999, tornò per girare un secondo film: “Un tè con Mussolini”, con Judi Dench e Cher. La trama del film racconta la storia di un gruppo di aristocratiche inglesi amanti dell’arte della cultura, che difendono eroicamente i tesori della città dai tedeschi i quali volevano distruggere due torri: la Rognosa e la Torre del Podestà. Parte del film fu girato tra le vie del centro e intorno alla campagna di San Gimignano. La città di San Gimignano è stata costruita su un colle alto circa 300 metri e gode di una vista privilegiata sul caratteristico paesaggio della Val d’Elsa circostante.
Il colle, come testimoniano diversi reperti rinvenuti nel territorio comunale, fu abitato fin dal periodo etrusco ed ellenistico, probabilmente proprio per la sua posizione dominante che consentiva di tenere sotto facile controllo la vallata. San Gimignano venne chiamata così attorno al X secolo d.C. in onore di San Geminiano, vescovo di Modena vissuto nel Trecento, che si dice l’avesse salvata dall’assalto dei barbari comparendo loro sulle mura cittadine.
Nel Medioevo San Gimignano visse il suo periodo più florido, grazie anche al fatto di essere attraversata dalla Via Francigena, una delle principali vie di comunicazione di quell’epoca. La città era un importante punto di riferimento per i numerosi commercianti, viandanti e sopratutto per i tanti fedeli che si recavano in pellegrinaggio a Roma e che necessitavano di ospitalità e, spesso, anche di assistenza. Alla fine del 1100 San Gimignano divenne un libero Comune. La città fu coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, cosa quasi inevitabile data la sua posizione centrale rispetto alle due grandi rivali, Firenze e Siena (la prima guelfa, la seconda ghibellina).
Malgrado le lotte, il 1200 fu per San Gimignano il secolo di maggior sviluppo economico, grazie principalmente al commercio dei prodotti locali (per lo più agricoli, come lo zafferano ed i vini come la Vernaccia di San Gimignano, primo vino in Italia a ricevere la DOCG e tra i primi per la DOC). La città si arricchì notevolmente e furono compiute anche numerose opere pubbliche. San Gimignano fu governata dai ghibellini fino al 1255, anno in cui passò in mano ai guelfi, che ne distrussero le mura originarie. Vincendo la famosa Battaglia di Montaperti nel 1260 i ghibellini tornarono in possesso della città, ricostruendo ed ampliando le sue mura.
Nell’anno 1300 San Gimignano accolse Dante Alighieri, giunto in veste di ambasciatore della lega guelfa.
Alla metà del secolo San Gimignano fu purtroppo colpita dalla peste e dalla carestia e non potette far altro che sottomettersi al potere di Firenze. La città iniziò quindi un lento declino politico ed economico, continuando tuttavia a crescere dal punto di vista artistico e culturale nei secoli successivi. Tra le opere più importanti ricordiamo gli affreschi rinascimentali di Domenico Ghirlandaio nella Cappella di Santa Fina, situata all’interno del Duomo.
Nonostante lo scorrere dei secoli, San Gimignano è riuscita a preservare il suo aspetto medievale ed ancora oggi è indiscutibilmente uno dei piccoli grandi tesori della Toscana. La “città dalle belle torri“, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1990.
Movie Tour Monteriggioni
Lungo la strada che da San Gimignano porta a Siena, si scorge imponente su un colle uno dei borghi fortificati più significativi del territorio. Monteriggioni è stato costruito dai Senesi tra il 1213 e il 1219 per scopi puramente difensivi e domina il territorio dalla cima di una collina che si affaccia sulla via Cassia, una posizione strategica che permetteva alla città di controllare Colle Val d’Elsa e Staggia. La cinta muraria intatta è composta da 14 torri e 2 porte. La Porta Franca o Romea rivolta verso Roma e la Porta Fiorentina rivolta verso Firenze. Il prestigio e la particolarità di questo borgo godono di una fama consolidata ormai da tempo; anche il sommo poeta Dante Alighieri cita Monteriggioni nella sua opera più famosa, la Divina Commedia:
« […] però che, come in su la cerchia tonda
Monteriggion di torri si corona,
così la proda che ‘l pozzo circonda
torregiavan di mezza la persone
li orribili giganti, cui minaccia Giove del cielo ancora quando tona »
– Dante Alighieri, Inferno, canto XXXI, lines 40-45
Ogni anno all’interno delle mura del paese nel mese di luglio si celebra un evento speciale: la“Festa
Medievale” di Monteriggioni, una delle rievocazioni medievali più belle e verosimili della regione.
Movie Tour Siena
L’atmosfera è unica a Siena, città dove ogni pietra è rimasta immutata. Si vede perfetta nel suo equilibrio medievale, seduta su tre colli in un panorama campestre idilliaco. La città è stata scelta dal regista Marc Forster per il film di James Bond “Quantum of Solace”, del 2008; con Daniel Craig, Judi Dench e Giancarlo Giannini. Le scene iniziali del film sono state girate in Piazza Del Campo, nel cortile del Palazzo Pubblico e nella zona circostante tra via di Salicotto e via di Panteneto. Per l’occasione la medievale Siena è diventata anche un set cinematografico. Come dimenticare le scene del Palio, dove per ricreare i momenti della rassegna fu stesa in una porzione di Piazza del Campo della terra sabbiosa con qualche centinaio di comparse per rappresentare gli spettatori. Proprio durante la scena del Palio si vede James Bond uscire da una botola accanto la Fonte Gaia, la fontana medievale della Piazza, capolavoro di Jacopo della Quercia. Con i colori dei suoi Palazzi e le case costruite in mattoni rossi, quel “Terra di Siena” conosciuto in tutto il mondo, Siena si rivela una delle città medievali più belle d’Italia.
Secondo la leggenda Siena fu fondata da Senio, figlio di Remo, motivo per cui in città si trovano diverse statue della Lupa che allatta Romolo e Remo. L’epoca di massimo splendore della città venne raggiunta in pieno Medioevo, sotto il Governo dei Nove, un gruppo semi-democratico al potere tra il 1287 ed il 1355. Nel corso di questo fiorente periodo vengono costruiti i principali edifici della città come: il Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia, il Duomo e la Piazza del Campo con la sua caratteristica forma a conchiglia, suddivisa in nove spicchi in memoria del Governo di allora.
La Piazza rappresenta il cuore di Siena, fin dall’epoca dei romani che qui avevano il loro Foro. Essa, inoltre, è protagonista della più importante manifestazione della città. Il Palio di Siena, la straordinaria corsa di cavalli che dal 1633 anima i senesi e coloro che vi giungono due volte l’anno: il 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano e il 16 agosto per la Madonna dell’Assunta. Il Palio mette in competizione 9 Contrade su 17, e consiste in tre giri da effettuare intorno a Piazza del Campo, che per l’occasione viene ricoperta di sabbia e tufo. Al vincitore del Palio viene dato il Drappellone o “Cencio” così chiamato dai senesi. Si tratta di una grande tela di seta, creata ogni anno da un’artista diverso.